PRESIDENZA

Presidenza: antonella sapio

Antonella Sapio è nata a Napoli il 3/12/1958; laureatasi con lode in Medicina e Chirurgia nel 1983, si è specializzata con lode in Neuropsichiatria Infantile nel 1987 e nel 1988 è risultata vincitrice del primo concorso nazionale per Assistenti di Neuropsichiatria Infantile (USSL Brescia). Nel 1993 ha proseguito in Trentino Alto Adige la propria carriera istituzionale come Aiuto Dirigente di servizi territoriali. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in “Neuropsicopatologia dei processi di apprendimento in età evolutiva” nel 1997.

Nel 2000 svolge attività di formazione e di ricerca sociale presso il Dipartimento di Studi sociali della Università di Firenze (Corso di laurea “Operatori per la Pace”) in cui terrà un incarico di docenza dal 2001 al 2005. Durante questi anni svolge attività di ricerca nel campo della conflittologia con un approccio squisitamente psicosociale, abbastanza nuovo alla ricerca di settore. 

Nel 2004 pubblica il trattato “Per una Psicologia della Pace” (Franco Angeli ed.) in cui viene delineata una nuova teoria del conflitto in grado di attraversare l’esperienza umana dal livello individuale a quello interpersonale, sociale e collettivo. Nel contempo mette a punto, con approccio originale, una pratica di training formativo alla trasformazione dei conflitti. Nel 2005 riprende a Napoli l’attività sanitaria presso la ASLNA2Nord proseguendo l’attività sia di formazione che di ricerca sociale. Nel 2010 pubblica il saggio “Famiglie, reti familiari e cohousing” (F. Angeli ed.). Gli anni sucessivi segnano una pausa professionale, benchè nel prosieguo dell’incarico presso la sanità pubblica come dirigente medico ospedaliero.

Nel 2013 dirige il primo Master in Italia per la formazione di “Facilitatori di comunità”, in collaborazione con la Scuola Superiore di formazione per la Publica Amministrazione e gli Enti locali Ceida- Roma e grazie al sostegno della Fondazione Roma. Dal 2013 al 2015 realizza un complesso progetto territoriale di Welfare civile a Castel di Guido (Roma), il progetto Wel.Com.E (Welfare for Community Empowerment), che coinvolge il livello politico-istituzionale oltre che centinaia di cittadini e decine di operatori (docenti, formatori, esperti psicosociali). Dal 2015 ad oggi è costretta ad un cambiamento radicale di vita che, seppure nella sua non semplice articolazione, rappresenta a tutt’oggi fonte preziosa di riflessione e impegno sociale. Da Ottobre 2017 è in pensione anticipata dalla sanità pubblica e prosegue le attività di ricerca e formazione. 

ARTICOLI E libri

 Antonella Sapio ha pubblicato numerosi articoli scientifici su riviste nazionali e ha contribuito con articoli scientifici ai due seguenti testi di rilievo internazionale:

1) in Chiari G. & Nuzzo ML: Psychological constructivism and social world, Milano, F. Angeli, 2003; 

2) in Webel C. & Galtung J. (2009): Handbook of Peace and Conflict Studies, London, New York, Routledge 

Ha pubblicato le seguenti monografie:

1) Cosicomesei (2000), ed. Sensibili alle foglie

2) Per una psicologia della Pace (2004), ed. F. Angeli

3) Famiglie, reti familiari e cohousing (2010), ed. F. Angeli

4) Il Welfare civile (2020): assetto teorico e prassi metodologica, ed. F. Angeli

PER UNA PSICOLOGIA DELLA PACE

La psicologia della pace risulta materia disciplinare di recente istituzione nei curricola accademici statunitensi e ancora poco conosciuta in Europa.

La nascita ufficiale si può far risalire alla costituzione nel 1990 negli Usa della Peace Psicology come 48 Division of America Psicology Association ; attualmente la Peace Psicology è organizzata in diversi gruppi di lavoro e studio, attivi nel campo della ricerca scientifica e della formazione; presente in diverse università degli stati Uniti come materia di studio ben delineata, risulta tuttavia ancora di discussa attribuzione il campo epistemologico, per lo più comunque riferito agli orientamenti della psicologia sociale.

Per una psicologia della pace muove in parte dalla traduzione del testo statunitense di Christie,Peace, Conflict and Violence: Peace Psicology for the 21 st Centur , che rappresenta la prima pubblicazione organica sulla disciplina a livello internazionale e si configura come il primo testo in Europa sull’argomento. Prende le mosse dal testo statunitense per integrarlo poi con i contributi – appartenenti ad autori di chiara fama – delle teorie psicologiche più significative sul tema della pace, definita nella sua dimensione individuale, sociale e collettiva.

FAMIGLIE, RETI FAMILIARI E COHOUSING

A partire dalle recenti trasformazioni della famiglia, il volume propone originali ipotesi alla riflessione psicosociologica sulle forme familiari contemporanee. Le famiglie post-moderne, in evoluzione rispetto al modello nucleare, lasciano oggi emergere l’esigenza di ricomporre l’articolazione del tessuto familiare, lacerato dalle frammentazioni della progressiva nuclearizzazione.
Il testo propone non solo nuove suggestioni teoriche in tema di psicosociologia della famiglia ma si sofferma anche su forme concrete di organizzazione della vita socioaffettiva in grado di fornire risposte alle domande sociali emergenti. Il cohousing, come forma innovativa di stile socioabitativo, è trattato scientificamente dal punto di vista non solo descrittivo ma soprattutto teorico-metodologico.
Tracciando un percorso originale di riflessione teorico-pratica su nuovi stili di vita familiari e socioabitativi, il libro si allinea con la produzione scientifica attuale in grado di indicare tracce di evoluzione sociale costruttiva a fenomeni storici di natura critica e disgregante, rivolgendosi non solo ad esperti ma a chiunque sia genuinamente interessato a migliorare la propria qualità di vita sociorelazionale. 

COSICOMESEI

“Non mi identificavo ormai più con lo psichiatra che avrebbe ancora una volta etichettato una sana insofferenza con una bella definizione diagnostica: l’unica patologia che mi sembrava ormai diffusa era l’ansia di ‘normalità’ della gente, operatori compresi, pronta a vedere il disagio psichico lì dove non fosse condivisa la logica del potere istituzionale”. Cosicomesei è il diario di un’esperienza attraversata dalla consapevolezza di fondo che il bisogno essenziale di ogni persona è quello di essere accolta ed amata così come è.  

IL WELFARE CIVILE: ASSETTO TEORICO E PRASSI METODOLOGICA

Il libro offre un’analisi completa del Welfare civile, con particolare attenzione alle sue interconnessioni con il Welfare Community e il Community Work and Development. Sul versante teorico ed epistemologico, viene delineata l’impalcatura concettuale che sottende questo sistema di pensiero. Dal punto di vista metodologico, il libro si basa sul programma sperimentale di ricerca “Progetto WelComE” (Welfare for Community Empowerment), condotto tra il 2013 e il 2014 a Castel di Guido (Roma) con il supporto della Fondazione Roma. Questo progetto ha permesso lo sviluppo di nuove metodologie per lo studio delle comunità e la creazione di un Protocollo sperimentale per il “cammino di comunità” (patway protocol to community work and development). Grazie alla sua chiarezza espositiva e alla profondità di pensiero, il volume rappresenta un importante contributo scientifico per la ricerca psicosociale.

La psicologia della pace risulta materia disciplinare di recente istituzione nei curricola accademici statunitensi e ancora poco conosciuta in Europa.

La nascita ufficiale si può far risalire alla costituzione nel 1990 negli Usa della Peace Psicology come 48 Division of America Psicology Association ; attualmente la Peace Psicology è organizzata in diversi gruppi di lavoro e studio, attivi nel campo della ricerca scientifica e della formazione; presente in diverse università degli stati Uniti come materia di studio ben delineata, risulta tuttavia ancora di discussa attribuzione il campo epistemologico, per lo più comunque riferito agli orientamenti della psicologia sociale.

Per una psicologia della pace muove in parte dalla traduzione del testo statunitense di Christie,Peace, Conflict and Violence: Peace Psicology for the 21 st Centur , che rappresenta la prima pubblicazione organica sulla disciplina a livello internazionale e si configura come il primo testo in Europa sull’argomento. Prende le mosse dal testo statunitense per integrarlo poi con i contributi – appartenenti ad autori di chiara fama – delle teorie psicologiche più significative sul tema della pace, definita nella sua dimensione individuale, sociale e collettiva.

A partire dalle recenti trasformazioni della famiglia, il volume propone originali ipotesi alla riflessione psicosociologica sulle forme familiari contemporanee. Le famiglie post-moderne, in evoluzione rispetto al modello nucleare, lasciano oggi emergere l’esigenza di ricomporre l’articolazione del tessuto familiare, lacerato dalle frammentazioni della progressiva nuclearizzazione.
Il testo propone non solo nuove suggestioni teoriche in tema di psicosociologia della famiglia ma si sofferma anche su forme concrete di organizzazione della vita socioaffettiva in grado di fornire risposte alle domande sociali emergenti. Il cohousing, come forma innovativa di stile socioabitativo, è trattato scientificamente dal punto di vista non solo descrittivo ma soprattutto teorico-metodologico.
Tracciando un percorso originale di riflessione teorico-pratica su nuovi stili di vita familiari e socioabitativi, il libro si allinea con la produzione scientifica attuale in grado di indicare tracce di evoluzione sociale costruttiva a fenomeni storici di natura critica e disgregante, rivolgendosi non solo ad esperti ma a chiunque sia genuinamente interessato a migliorare la propria qualità di vita sociorelazionale. 

“Non mi identificavo ormai più con lo psichiatra che avrebbe ancora una volta etichettato una sana insofferenza con una bella definizione diagnostica: l’unica patologia che mi sembrava ormai diffusa era l’ansia di ‘normalità’ della gente, operatori compresi, pronta a vedere il disagio psichico lì dove non fosse condivisa la logica del potere istituzionale”. Cosicomesei è il diario di un’esperienza attraversata dalla consapevolezza di fondo che il bisogno essenziale di ogni persona è quello di essere accolta ed amata così come è.  

Il libro offre un’analisi completa del Welfare civile, con particolare attenzione alle sue interconnessioni con il Welfare Community e il Community Work and Development. Sul versante teorico ed epistemologico, viene delineata l’impalcatura concettuale che sottende questo sistema di pensiero. Dal punto di vista metodologico, il libro si basa sul programma sperimentale di ricerca “Progetto WelComE” (Welfare for Community Empowerment), condotto tra il 2013 e il 2014 a Castel di Guido (Roma) con il supporto della Fondazione Roma. Questo progetto ha permesso lo sviluppo di nuove metodologie per lo studio delle comunità e la creazione di un Protocollo sperimentale per il “cammino di comunità” (patway protocol to community work and development). Grazie alla sua chiarezza espositiva e alla profondità di pensiero, il volume rappresenta un importante contributo scientifico per la ricerca psicosociale.